La mano, negli anni, è sottoposta a stress ambientali particolari. E’sollecitata continuamente del contatto con l’ambiente esterno: sbalzi di temperatura, condizioni climatiche differenti, contatto con irritanti di natura disparata ( detergenti, solventi, polveri, …), disidratazione; è esposta ad microtraumi meccanici ( piccole ferite, abrasioni, …), occasionalmente a ferite più importanti. Un ruolo di primo piano viene giocato ovviamente dall’effetto dell’eccessiva esposizione solare, spesso involontaria, legata anche al fatto che può risultare difficile, in certe situazioni, effettuare una corretta fotoprotezione.
L’invecchiamento della della mano si manifesta in prevalenza come assottigliamento e perdita di elasticità della pelle, con facilità al corrugamento; questo si associa talora a trasparenza, evidenza dei raggi ossei del metacarpo, a prominenza dei plessi venosi superficiali. Spesso compaiono “macchie” piane ed alcune altre palpabili, occasionalmente da squame aderenti e piccole cicatrici.
Il piano di “ringiovanimento” della pelle della mano ovviamente deve partire dalladiagnosi; questo riguarda in particolare le lesioni pigmentate e le aree desquamative e di aspetto cicatriziale, che vanno sottoposte ad indagini appropriate per escludere patologie di natura non soltanto estetica. Una volta catalogate come certamente benigne, numerose lesioni pigmentate e non-pigmentate della pelle della mano possono essere trattate specificamente con procedure di solito poco invasive, che implicano l’impiego di agenti cosmoceutici e farmacologici locali, di agenti chimici con prorietà particolari (peeling chimici), e specialmente di tecnologie laser con specificità per il pigmento, con tecniche di fotoringiovanimento laser e IPL della mano, con tecniche dei laser resurfacing adatte alle caratteristiche della pelle della mano.
Si tratta di procedure normalmente poco invasive, caratterizzate da un periodo post-trattamento di solito gestibile a domicilio.