Premessa importante:
Completa ed integra la visita clinica e dermoscopica (“mappatura”) dell’intera superficie corporea, permettendo l’acquisizione automatica dell’immagine digitale del corpo del paziente, in posizione e modalità standardizzata. La tecnologia è in grado di identificare la presenza di nei, di segnalarne modificazioni macroscopiche nel tempo, di identificarne nei di nuova formazione. Viene pertanto utilizzata in soggetti con molti nei o che richiedono un controllo molto regolare della pelle, a supporto della valutazione dermoscopica da parte del dermatologo.
Queste tecnologie possono essere impiegate singolarmente a discrezione dello specialista, o contestualmente, in occasione di una visita specialistica di inquadramento, specialmente nella valutazione del tipo e grado di invecchiamento della pelle del viso. Forniscono informazioni per una più puntuale pianificazione della correzione delle rughe e dei volumi del viso o di una procedura di chirurgia correttiva o estetica, in previsione dell’impiego di laser o alte energie. Permettono inoltre di evidenziare e registrare i miglioramenti ottenuti nel tempo in conseguenza delle terapie effettuate.
Il sistema Antera 3d (Miravex IR) permette l’analisi tridimensionale delle caratteristiche strutturali della superficie cutanea, integrando misurazioni relative alla microcircolazione cutanea, alla pigmentazione, alla texture, una analisi raffinata specie della struttura cicatrici, delle rughe, dei difetti di volume dei tessuti. Il sistema fornisce valori numerici, utili per seguire nel tempo l’evoluzione dei processi di guarigione in seguito ai trattamenti effettuati.
Il sistema Visia Deluxe (Canfield Scientific USA) rappresenta lo stato dell’arte nella fotografia digitale standardizzata ad alta definizione della pelle del viso, utilizzata nelle attività di ricerca e nelle pubblicazioni scientifiche di riferimento. Potente ausilio nell’analisi digitale di molti parametri cutanei, utile in particolare per evidenziare le alterazioni della microcircolazione (es, couperose, rosacea, ecc), della pigmentazione (macchie senili, melasma, vitiligine, ecc), della texture e della porosità cutanea. E’molto efficace principalmente grazie all’altissima definizione e qualità delle immagini. E’in grado di fornire valutazioni numeriche su numerosi parametri relativi alle caratteristiche della pelle e di seguirne la modificazione nel tempo in modo riproducibile, permettendo una valutazione attendibile e oggettiva dell’efficacia delle terapie e dei trattamenti eseguiti.
Un sistema di intelligenza artificiale permette inoltre di confrontare in tempo reale i valori rilevati sulla pelle del viso del singolo paziente con quelli relativi alla popolazione generale dello stesso sesso, età e tipo di pelle, producendo una misura statistica dello scostamento rispetto alla media, stabilendo una età “statistica” dimostrata dal paziente rispetto alla sua età reale, e dando un seguito una misura della sua normalizzazione in conseguenze dei trattamenti effettuati.
Il sistema Vectra H1 (Canfield Scientific USA), di recentissima introduzione, è una sofisticata apparecchiatura per l’imaging e l’analisi tridimensionale del viso e del corpo. Permette l’acquisizione di una immagine fotografica tridimensionale standardizzata ad altissima definizione del soggetto, di ottenere misure accurate relativamente alle strutture anatomiche, ai volumi, alla struttura della pelle, e di confrontarle nel tempo dopo trattamento, in modo riproducibile con estrema difficoltà con altri sistemi.
E’ strumento utilissimo nel valutare e visualizzare tridimensionalmente i difetti di volume tessutale del viso, permettendo una migliore comprensione da parte del paziente delle proposte di miglioramento fatte dallo specialista, con tecniche di volumizzazione con filler, impiego di neuromodulatori, di radiofrequenze o ultrasuoni microfocalizzati, e di evidenziarne e misurare infine i risultati.
Questi sistemi di analisi digitale sono a supporto dello specialista nella diagnosi e nella discussione preliminare con il paziente delle migliori terapie, ed a selezionare insieme, in modo ragionato, le più adatte alle specifiche necessità al caso, siano esse con finalità curativa o estetica.
Questi sistemi permettono inoltre di misurare oggettivamente qualità e quantità dei risultati ottenuti nel tempo.
La tricologia è la parte della Dermatologia che si occupa appunto della salute dei capelli e del cuoio capelluto. L’esame tricologico digitale è un esame strumentale non invasivo che permette una visualizzazione ad alto ingrandimento e con vari sistemi di illuminazione sia del cuoio capelluto, degli sbocchi follicolari e dei capelli. E’utile ausilio allo specialista per valutare sintomi comuni come la maggiore caduta dei capelli e per inquadrare le affezioni del cuoio capelluto.
Valutazioni numeriche e statistiche permettono inoltre di seguire nel tempo l’evoluzione delle affezioni e l’effetto delle terapie effettuate, come ad esempio valutare numericamente gli effetti delle terapie contro la caduta dei capelli e di rinfoltimento.
E’un esame strumentale non invasivo della plica ungueale, la quale rappresenta una vera e propria finestra sulla microcircolazione cutanea, permettendo di valutarne la normalità ed il regolare funzionamento. I capillari della piega ungeuale sono visualizzati ad elevato ingrandimento, tanto da potere riconoscerne il flusso sanguigno al loro interno. Sistemi di analisi e misura permettono di individuare alterazioni del microcircolo cutaneo utili alla diagnosi, in alcuni casi molto precoce, di alcune disfunzioni, come il fenomeno di Raynaud e di malattie, in particolare quelle reumatologiche e del connettivo, come la sclerodermia ed il lupus eritematoso ed alcune malattie della pelle, come la psoriasi.
E’ un aiuto al Dermatologo per la diagnosi di alcune malattie della pelle, per lo più a causa microbica, in particolare delle micosi della pelle, dei capelli, delle unghie (onicomicosi), o di alcune infestazioni, come la scabbia, ed altre malattie. L’esame al microscopio viene effettuato su raschiato cutaneo, dell’unghia o su capelli o peli corporei, con tecniche di colorazioni variabili.
Si tratta di una tecnica di comune impiego nell’ambulatorio del dermatologo, impiegata con varie tecniche e tipi diversi di applicatori, per il trattamento di svariate malattie della pelle e delle mucose, come le verruche e le cheratosi attiniche, i condilomi, alcuni tipi di cicatrici, ecc.
La terapia fotodinamica è impiegata in medicina per il trattamento di alcune malattie, per lo più di natura tumorale. Essa sfrutta la proprietà, caratteristica di farmaci e sostanze di derivazione per lo più naturale, di rendere sensibili i tessuti trattati alla azione della luce prodotta da alcune sorgenti luminose artificiali, per lo più a LED, talora alla luce solare. I tessuti sensibilizzati reagiscono alla esposizione alla luce producendo una reazione aggressiva selettivamente sulle parti malate del tessuti: infatti la sensibilizzazione indotta da queste sostanze riguarda specificamente le cellule malate o disfunzionali, per cui oi tessuti non affetti sono risparmiati, ed il processo di guarigione comporta quasi sempre eccellenti risultati estetici, rispetto a terapie invasive. La terapia fotodinamica in dermatologia è utile per il trattamento selettivo di alcune malattie tumorali e pre-tumorali, come le cheratosi attiniche, ed infiammatorie, come l’acne e la rosacea ed altre ancora, e per potenziare gli effetti di trattamenti di fotoringiovanimento laser.
La terapia fotodinamica “indoor” è una tecnica di trattamento ambulatoriale non – invasivo, variante della terapia fotodinamica ” classica” e “daylight”, in cui una sorgente di luce artificiale ( blu, gialle e rossa) emette lo spettro di radiazioni luminose del sole adatte e sufficienti ad attivare la reazione di attivazione della protoporfirina IX prodotta dalla pelle dopo incubazione con una sostanza naturale attivante ( ALA o M- ALA), escludendo i raggi ultravioletti ( UVA e UVB) emessi dal sole, uno dei fattori da considerare quando se segue una attivazione fotodinamica utilizzando i raggi solari ( daylight PDT). La tecnica di “indoor” PDT ci permette di effettuare la terapia fotodinamica tutti i giorni dell’anno, a prescindere dalle condizioni meteorologiche. E’efficace del trattamento delle chetatosi attiniche multiple e del campo di danno attinico ( danno solare diffuso del viso), nell’acne infiammatoria, nella rosacea infiammatoria e come supporto ai trattamenti di fotoringiovanimento del viso.
Qderm è struttura di assistenza sanitaria con a disposizione diverse piattaforme laser medicali di classe 4 secondo la classificazione CEI EN 60825-1:2017 e ss.mm. Si tratta di tecnologie laser impiegabili esclusivamente da personale sanitario, con precauzioni ed in ambienti idonei ad assicurare la sicurezza del paziente e dell’operatore. I laser producono una radiazione luminosa intensa coerente, collimata e monocromatica: i laser medicali hanno caratteristiche idonee ed approvate per essere impiegate per la cura della salute della pelle.
Presso Qderm sono disponibili famiglie diverse di tecnologie laser, con funzioni ed indicazioni differenti.
I laser vascolari sono laser medicali che producono una radiazione laser con lunghezze d’onda e modalità di erogazione dell’impulso luminoso tale da interagire selettivamente con il colore rosso del sangue contenuto nelle dilatazioni vascolari superficiali della pelle. La luce laser penetra attraverso la pelle, ma la liberazione dell’energia veicolata dal raggio luminoso laser si verifica pertanto all’interno del vaso sanguigno abnormemente dilatato, il quale si chiude, senza conseguenze per il tessuto sano circostante (fototermolisi selettiva). Questo si traduce nella riparazione del difetto del microcircolo cutaneo, senza esito cicatriziale e con il ripristino di una struttura della pelle normalizzata.
I laser medicali di classe 4 adatti alla epilazione e le IPL di gruppo 3 (sec. CEI EN 64471), hanno la proprietà di concentrare energia nel follicolo pilifero, che è un importante annesso della pelle specializzato a produrre il pelo: l’energia che si concentra nel follicolo pilifero è sufficiente per danneggiarne selettivamente il nucleo germinativo, rispettando le strutture nobili della pelle.
Con i laser epilatori il follicolo pilifero è messo gradualmente nelle condizioni di non produrre un pelo visibile, senza produrre un danno alla pelle: al contrario ne deriva un miglioramento della struttura e dell’aspetto estetico della pelle interessata, specialmente nei casi in cui è rovinata da strappamento dei peli o da fenomeni infiammatori.
I laser medicali di classe 4 pigmento-specifici, impiegabili da personale sanitario, producono una radiazione laser con lunghezza d’onda e modalità di erogazione dell’impulso luminoso tale da interagire selettivamente con le melanine, il pigmento bruno della pelle, che può caratterizzare numerose neoformazioni benigne e maligne della pelle, risparmiando le strutture circostanti.
La diagnosi preliminare dermatologica è essenziale, in quanto non è idoneo trattare con un laser con queste caratteristiche un neo o un altro tipo di lesione cutanea pigmentata sospetta o peggio maligna: in questi casi la priorità è la salute, per cui si adottano altre soluzioni.
Stabilita dal Dermatologo la benignità della affezione della pelle, i laser pigmento specifici possono trattare lesioni pigmentate cutanee con diverse caratteristiche e con tecnologie che funzionano con differenti modalità. I laser Q-switched erogano impulsi laser con durata nell’ordine di pochi miliardesimi di secondo (i laser long-pulsed nell’ordine dei millesimi di secondo), i laser a picosecondi nell’ordine di millesimi di miliardesimo di secondo.
La durata brevissima dell’impulso di queste tecnologie è adatta a trattare le particelle di pigmento della pelle senza danneggiare i tessuti circostanti. La fisica particolarissima di questo tipo di interazione tra luce laser e pelle spiega come è possibile cancellare una macchia senile (lentigo solare) o eliminare progressivamente l’inchiostro un tatuaggio senza lasciare segni significativi.
La fisica del laser Q-switched frazionale è di recente introduzione. Questo laser abbina la capacità di penetrazione in profondità della radiazione 1064 nm con la possibilità di concentrare energie di impulso elevatissime in tempi brevissimi in piccolissimi punti depositati negli strati profondi della pelle: la liberazione puntiforme di energia così intensa in spazi di tempo dell’ordine dei miliardesimi di secondo (laser Q-switched) o millesimi di miliardesimi di secondo (laser a picosecondo) produce un fenomeno detto fotomeccanico detto cavitazione, che produce una importante spinta alla rigenerazione dei tessuti. La fisica molto particolare di questi laser è utile nel trattamento delle cicatrici e nelle tecniche di fotoringiovanimento.
Le Intense Pulsed Lights (IPL) sono sorgenti luminose intense policromatiche, ovvero a differenza della luce laser non producono una singola lunghezza d’onda ma un ampio spettro luminoso (broadband light), che viene “tagliato” tramite particolari filtri che escludono le radiazioni luminose pericolose per la salute o non utili al trattamento.
La tecnologia SWT (Selective Waveband Technology) è una IPL modificata (SWT è tecnologia proprietaria Ellipse Candela – Danimarca), dotata di un filtro doppio, che selezione uno spettro luminoso ristretto e tale da coprire una estensione di radiazioni luminose molto specifica (o selettiva). La tecnologia SWT inoltre permette l’erogazione di impulsi ultracorti (fino a 0,5 msec), funzione utile specialmente nel trattamento laser vascolare.
E’una tecnologia multiuso, ma particolarmente innovativa ed efficace nel trattamento del rossore diffuso e di angiomi congeniti come il port wine stain.
Il laser frazionale non- ablativo produce una serie di invisibili microcolonne di danno termico verticali all’interno della pelle, separate da porzioni di tessuto indenne, mentre è mantenuta integra l’epidermide. L’applicatore laser è progettato per produrre numerose microcolonne di danno termico (MTZ) per ogni impulso, permettendo il trattamento di ampie superfici. Eccettuato un leggero e molto transitorio rossore e gonfiore, gli effetti del laser frazionale non ablativo nei giorni dopo il trattamento sono minimi e compatibili con la vita di tutti i giorni. Nondimeno, avendo come bersaglio l’acqua del connettivo cutaneo ed avendo una penetrazione profonda nella pelle (oltre 1 mm), il laser frazionale non ablativo ha una intensa azione stimolativa sul rinnovamento cutaneo, efficace come tecnica di fotoringiovanimento e nel rimodellamento delle cicatrici, comprese quelle acneiche, e delle smagliature.
Il trattamento laser frazionale, in quanto tale, non copre l’intera superficie cutanea trattata, ma una sua frazione (usualmente 20-30% della superficie trattata), per cui il trattamento, per essere realmente efficace, deve essere ripetuto più volte a distanza di alcune settimane per ottenere un effetto completo.
I laser ablativi sono laser chirurgici, ovvero hanno una funzione di taglio e di vaporizzazione dei tessuti che può essere impiegato per inciderli, per rimuovere lesioni, con una capacità molto variabile di coagulazione. Il laser ad Erbium a 2940 nm a pulsazione corta è un laser con funzione puramente ablativa, erogando una radiazione luminosa assorbita quasi completamente dall’acqua dei tessuti. Per questo motivo il laser ad Erbium è preciso come un bisturi ed adatto alla rimozione di molti tipi di lesione superficiali della pelle, ad esempio le verruche seborroiche, anche ampie, spesse ed in posizioni difficili, minimizzando il rischio di lasciare una cicatrice grazie al pressoché assente danno termico residuo trasmesso ai tessuti sottostanti.
Il laser ad Erbium a 2940 nm a pulsazione lunga, ne rappresenta una evoluzione recente, in grado di produrre un impulso di durata più lunga, capace di produrre un effetto termico maggiore, essendo assente invece nel laser Erbium a pulsazione corta.
L’impulso laser lungo e l’impulso corto possono essere inoltre miscelati in un unico macroimpulso della durata di pochi millesimi di secondo. L’assorbimento della luce laser da parte dell’acqua dei tessuti cutanei e la modulabile e delicata stimolazione termica permettono un migliore effetto coagulativo nelle attività di chirurgia laser. Ne consegue anche un delicato effetto rimodellante il connettivo, utile nel trattamento ad esempio di alcuni tipi di cicatrice, delle smagliature e nel fotoringiovanimento. Il laser ad Erbium a pulsazione corta e a pulsazione lunga e’anche utilizzato molto efficacemente in modalità frazionale ablativa.
Il laser ablativo CO2 produce una radiazione invisibile a 10.600 nm, assorbita selettivamente dall’acqua tessutale, ma alquanto meno rispetto al laser ad Erbium. Per questo motivo una parte della radiazione del laser CO2 produce un cosiddetto danno termico residuo, che è utilmente sfruttato in chirurgia laser per la sua maggiore azione di coagulazione dei tessuti. Esso ha inoltre numerose applicazioni, con vari tipo di manipoli e modalità di erogazione.
Il laser CO2 è efficacemente utilizzato nel laser resurfacing cutaneo, abbinato a scanner computerizzato, trattamento chirurgico adatto alle forme di invecchiamento più severo e per il trattamento di alcune lesioni cutanee: ha sostituito la dermoabrasione, ora molto più raramente impiegata. Il laser CO2 può essere impiegato inoltre nel fotoringiovanimento frazionale ablativo.
Presso Qderm il laser CO2 è anche impiegato con un particolare manipolo applicatore per una delicata ed indolore stimolazione termica della mucosa vaginale e genitale femminile, utile nella tonificazione dei tessuti e nel miglioramento dell’aspetto e della funzione della mucosa vaginale nelle forme di ipotrofia, specialmente dopo la menopausa, ed è indicato anche nelle forme lievi di incontinenza urinaria. Può essere utilizzato in abbinamento ad altre metodiche per il ringiovanimento genitale.
Il laser frazionale ablativo ad Erbium produce una serie di microcolonne di danno termico verticali all’interno della pelle, separate da porzioni di tessuto indenne: a differenza del laser frazionale non-ablativo, che mantiene integra l’epidermide, il laser ad Erbium frazionale produce dei microfori appena percettibili sulla superficie cutanea. L’applicatore laser permette di produrre numerose microcolonne di danno termico (MTZ) per ogni impulso, permettendo il trattamento di ampie superfici. Il laser frazionale ablativo ad Erbium può veicolare, a profondità superiori a 1 mm, impulsi solo ablativi (pulsazione corta), o con una componente a pulsazione lunga, per una potente stimolazione al rinnovamento tessutale in profondità.
E’particolarmente efficace nel trattamento dell’invecchiamento cutaneo del viso, nel trattamento delle cicatrici da acne e delle rughe. A differenza del laser frazionale non-ablativo è più invasivo, richiede un periodo di medicazione breve dopo il trattamento e la sospensione della vita sociale e lavorativa per qualche giorno, ma è più efficace in tempi più brevi, richiedendo un minore numero di sedute, peraltro molto più spaziate nel tempo. Rispetto al laser frazionale non ablativo ha inoltre delle indicazioni leggermente diverse.
Il laser frazionale ablativo CO2 produce una serie di microcolonne di danno termico verticali all’interno della pelle, separate da porzioni di tessuto indenne. Come il laser frazionale ad Erbium ed a differenza del laser frazionale non-ablativo, che conserva integra l’epidermide, il laser CO2 frazionale produce per qualche giorno microfori appena percettibili sulla superficie cutanea.
A differenza del laser ad Erbium a pulsazione lunga, il laser CO2 ha un più potente effetto termico che, veicolato nella profondità delle microcolonne prodotte all’interno della pelle, produce una contrazione termica del tessuto ed una intensa stimolazione della produzione di nuovo collagene. E’molto efficace nelle forme di fotoinvecchiamento più severo, caratterizzato da rughe meno distensibili e più profonde, nell’elastosi solare. Può anche essere impiegato nel trattamento di alcune affezioni della pelle. E’un trattamento leggermente più invasivo rispetto ad un laser frazionale ad Erbium a pulsazione lunga, e con un periodo di guarigione leggermente più lungo, sempre nell’ordine di alcuni giorni.
Può pertanto essere impiegato su tutto il viso oppure solo in alcune aree del volto, in combinazione con il laser ad Erbium, a discrezione del dermatologo.
Si tratta di tecnologia elettromedicale non invasiva, studiata per il ringiovanimento cutaneo, utile a migliorare la lassità cutanea, nel ringiovanimento cutaneo, nel miglioramento della cellulite. Presso la Qderm impieghiamo apparecchiature di radiofrequenza monopolare su viso, collo, arti, tronco.
La tecnologia sfrutta la resistenza dei tessuti al passaggio di energia elettrica (impedenza tessutale) a relativamente bassa intensità, ma ad elevata frequenza. A causa dell’impedenza, nei tessuti si sviluppa calore negli strati superficiali e profondi, di intensità sufficiente a produrre una serie di benefici, come l’attivazione del microcircolo, il miglioramento dell’ossigenazione tessutale, un migliore drenaggio dei liquidi tessutali, la contrazione del collagene, contribuendo ad un effetto tonificante ed un aspetto più compatto e luminoso della pelle. La radiofrequenza monopolare frazionata produce invisibili forellini nella pelle, che favoriscono la stimolazione della produzione di collagene e la veicolazione in profondità di principi attivi ad azione trattante, applicati in ambulatorio ed a domicilio.
Presso Qderm è disponibile la tecnologia medicale ad ultrasuoni micro-focalizzati sotto guida ecografica UltherapyR– Merz, tecnologia di riferimento per importanza e qualità dei risultati ad una profondità nei tessuti e con effetti non ottenibili non invasivamente con tecnologie alternative, come i laser, IPL e radiofrequenze.
Si tratta di una opzione non- chirurgica per trattare una lassità cutanea lieve o moderata su viso, collo e décolleté ed anche di alcune altre parti del corpo (interno braccia, addome).
Il piano di trattamento è assolutamente individuale e personalizzato, come tale è variabile e deve essere necessariamente individualizzato in base alla propria anatomia, all’importanza del problema da trattare, alle zone da trattare. Una speciale sonda ecografica è utilizzata per studiare l’anatomia del soggetto e mirare con precisione le strutture profonde da trattare, in particolare le fasce muscolari superficiali.
E’una possibile opzione per coloro che non sono idonei o non si sentono pronti o adatti ad affrontare la chirurgia o trattamenti invasivi. Ultherapy può essere anche un’ottima opzione per perfezionare i risultati di un intervento chirurgico o per agire sinergicamente con altri trattamenti di medicina estetica come filler, neuroimodulatori, peeling, laser.
Gli ultrasuoni ad alta frequenza (> 15 MhZ permettono di studiare la pelle ed i sottocute per migliorare la diagnosi di alcune affezioni e neoformazioni della pelle, di migliorare la tecnica di impianto di fillers a base di acido ialuronico, di identificare e trattare complicazioni dovuta a fillers iniettati precedentemente.