Peeling chimici

Il peeling chimico consiste nell’ applicazione di uno o più agenti chimici sulla pelle, del viso, tronco o degli arti, con il fine di eliminare strati selezionati di epidermide e di derma e di rigenerali privi dei difetti in essi contenuti. Metodica antica, i peeling moderni sono stati via via messi a punto dalla fine degli anni ’50 negli USA, e poi perfezionati negli anni successivi. Oggi vi è la disponibilità di opzioni di trattamento, che vanno dal peeling molto superficiale , quasi privo di impegno nel periodo post-peeling, ai peeling profondi, con effetti estremamente radicali. L’esperienza accumulata in molti decenni permette di riprodurre efficacemente i risultati in un vasto range di contesti. L’integrazione con una cosmesi idonea e personale e l’ausilio di farmaci e cosmoceutici ad hoc, può ulteriormente personalizzarne i risultati. I peeling chimici sono oggi per il dermochirurgo un opzione di trattamento standardizzata di condizioni quali l’acne,l’invecchiamento cutaneo ed altre.

Peeling

Quale peeling?

I Peeling chimici si distinguono in base alla profondità d’azione nella pelle:

  • PEELING MOLTO SUPERFICIALI (Soft peels, Week End Peels) – Agiscono molto superficialmente (strato corneo ed epidermide superficiale, ed impegnano poco nel post-peeling. Possono essere ripetuti ogni 15-30 giorni in alcune forme di acne attiva, nel fotoinvecchiamento di grado leggero, ad integrazione di idonee terapie a domicilio e di una dermocosmesi personalizzata
  • PEELING SUPERFICIALI – In grado di eliminare difetti epidermici, richiedono abitualmente un periodo di guarigione di 3-6 giorni e sono indicati nel trattamento di alcune forme di acne, dell’ invecchiamento cutaneo leggero ( fine rugosità, alcuni tipi di macchie benigne) ed alcune altre affezioni di significato estetico e non.
  • PEELING INTERMEDI – Sono in grado di agire radicalmente non solo sull’epidermide, ma anche sul derma superficiale (papillare e reticolare superficiale), producendo l’eliminazione di cheratosi attiniche e seborroiche, lentigo simplex, normalizzando la irregolare distribuzione del pigmento melanico, e inducendo un significativo rimodellamento di difetti strutturali inestetici, come la fine rugosità, con risultati di lunga durata . Il postoperatorio in questo caso è un po’ più importante ed impegnativo e il periodo di guarigione richiede 8-10 giorni.
  • PEELING PROFONDI– Sono in grado di penetrare fino ai massimi livelli consentiti, producendo effetti di rimodellamento sul derma difficilmente ottenibili anche con le più moderne tecniche di laser resurfacing. Hanno indicazione nella rugosità media e profonda, gli effetti sono radicali e permanenti, ma solo pochi tipi di pelle possono sottoporsi a questo tipo di procedura, che viene effettuata obbligatoriamente in sala operatoria.
Quando e Perché sottoporsi a un peeling?

Essenziale è un corretta diagnosi, che richiede ovviamente la analisi e la scomposizione di un problema spesso vagamente e imprecisamete percepito dal paziente. Il dermatologo è lo specialista della pelle, ed ha le competenze specifiche per interpretare e classificare i segni e i sintomi che la riguardano. Questo riguarda ovviamente anche gli inestetismi della pelle, quali l’invecchiamento ambientale (fotoinvecchiamento) con i suoi vari aspetti e gradazioni.

Il percorso inizia con la diagnosi del problema estetico, l’elaborazione di un programma di cura cosmetica, cosmoceutica e farmacologica e la programmazione preventiva dei possibili interventi di dermochirurgia, trattamenti laser, di chirurgia estetica eventualmente adatti a migliorare i singoli aspetti affrontati e, non da ultimo, la individuazione di potenziali controindicazioni.

La selezione del peeling chimico più adatto rappresenta pertanto parte integrante di un percorso di diagnosi e cura, che viene affrontato partendo dalla base, dall’ABC del trattamento, migliorando progressivamente i risultati, con un occhio di riguardo al rapporto fra costo e beneficio. Risultati efficaci, infatti si possono ottenere spesso con limitata invasività, purchè la diagnosi iniziale e il programma di cura siano corretti: è anche al contrario vero però, che una corretta diagnosi può prevenire una delusione di fronte ai risultati ottenibili con un peeling troppo superficiale rispetto alla profondità del difetto, ad esempio un solco o una cicatrice profonda.

Capire con lo specialista il problema che ci interessa è anche capire possibilità e limiti delle terapie disponibili per curarlo. In mani esperte può affrontare svariate problematiche, come:

  • alcuni tipi di acne infiammatoria
  • acne comedonica
  • rugosità fine e media del viso
  • irregolarità della distribuzione del colore
  • macchie benigne (lentigo simplex, cheratosi) del viso, decoltè, tronco e mani
  • alcune smagliature
  • alcune cicatrici
  • invecchiamento cutaneo del volto
  • invecchiamento di collo, decoltè, tronco ed arti (body peel)
  • peeling rejuvenation delle mani
  • altre condizioni

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